#tangram2014 - il programma completo

Sei associazioni partner in cinque giorni di iniziative per la quarta edizione del festival che tocca tre differenti punti caratteristici della città tra cui due serate di musica tutto per concludere un progetto eccezionale, 'Tangram Mosaico di Convivenza'.

Partiamo mercoledì 3 settembre alle 18.15 dentro Piccole Cisterne Romane proprio con una breve presentazione dei partner: CVM, LumbeLumbe, Artime, Smilax Nova e la Casa di Mattoni. Lasceremo subito spazio al primo ospite del #tangram2014, la fotografa emiliana Simona Hassan con la mostra 'I Prati di Caprara' che rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16:00 alle 20:00 fino a domenica 7 settembre.

Giovedì 4 settembre, sempre 18.15, sempre Piccole Cisterne Romane, discussione sulla tratta di esseri umani con l'associazione On The Road e proiezione del documentario "Schiavi" (20') di Giuseppe Laganà. Protagonista del documentario è Miss Lagos, una piccola regina ridotta schiava nell'infermo della prostituzione.

Venerdì 5, stesso posto stessa ora, proiezione dei video partecipanti al concorso di cortometraggio “Mosaico di Convivenza” e proclamazione del video vincitore.
Sabato 6 settembre ci spostiamo al cortile Don Ricci: dalle 19.00 apriranno gli stand gastronomici con pasta, couscous vegetariano, patatine, panino con salsiccia e bevande. Irrinunciabili i banchetti che colorano il cortile e la tradizionale pesca (ovviamente con magliette dei Pokemon presenti!). Il palco sarà inaugurato alle 21.00 dai vincitori dell'altro contest, quello musicale, gli Shell Collector. A seguire i pesaresi Versailles e l'headline della serata Nicolò Carnesi.

la conferenza stampa del Tangram
Domenica 7 settembre alle 17.30 uno dei pezzi più forti di tutta la settimana - per ospite e location: alla Sala degli Artisti di Fermo sarà proiettato gratuitamente "EU013 - L'ultima frontiera", il primo documentario italiano girato all'interno dei CIE (Centri di identificazione ed espulsione). Interverrà una delle autrici, la giornalista Raffaella Cosentino.

Il Tangram Festival 2014 si chiuderà domenica sera al cortile Don Ricci con i concerti del duo maceratese The Clothes e del trio post-hardcore Gazebo Penguis. Dalle 19.00 stand aperti per la cena e verso le 21.30 salirà la prima formazione sul palco.

Tutti i concerti, gli incontri e le proiezioni sono ad ingresso libero e come sempre tutto il ricavato da stand, offerte, banchetti, pesca sarà devoluto al CVM - Comunità Volontari per il Mondo per il finanziamento dei progetti di costruzione e manutenzione di pozzi d’acqua potabile in Etiopia.

Gli Shell Collector vincono il TANGRAM MUSIC CONTEST!

La giuria artistica riunitasi in data 20 agosto ha decretato vincitore del TANGRAM MUSIC CONTEST 2014 – Prima Edizione il gruppo The Shell Collector con il brano 'Still Winds They Blow' per la seguente motivazione:

Abbiamo scelto di premiare gli Shell Collector per la ricerca musicale ed artistica testiomoniata dal brano candidato e per le buone capacità tecniche del gruppo, sia strumentali che vocali.”

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e complimenti agli Shell Collector. Ci si vede al Tangram Festival! Sotto una versione live della canzone vincitrice:



Pagina Facebook: www.facebook.com/theshellcollector
Bandcamp: www.theshellcollector.bandcamp.com

DIARIO DA SAN ROSSORE: il Tief alla Route Nazionale


Trentamila ragazzi e ragazze tra i 16 e i 21 anni, dopo aver svolto parallelamente 456 percorsi diversi in tutta Italia, si sono dati appuntamento al parco di San Rossore per concludere il capitolo nazionale sul coraggio. Un evento gigantesco per numeri e importanza. L'ultima Route Nazionale dell'Agesci era stata nel 1986 e noi dovevamo ancora nascere.

Siamo partiti giovedì 7 agosto, di mattina, dalla stazione di Porto San Giorgio, destinazione Pisa, precisamente il parco di San Rossore. Il motivo, portare il laboratorio Tief “Petrolio Blu” alla Route.
Nel primo pomeriggio arriviamo a Pisa e insieme ad altre decine di scout aspettiamo la navetta che ci lascia direttamente all'ingresso del parco, dove ci accolgono un maestoso portale in legno e due ore di fila per registrarsi. Appena in tempo per assistere alla cerimonia di apertura della route in campo fisso, sul palco dalla parte opposta dell'ingresso, qualcuno dice a tre o quattro km, qualcun altro invece è convinto siano almeno il doppio.

A suonare durante la cerimonia è la Scout Jam Band, una formazione tutta marchigiana che da anni è specializzata nell'animare eventi Agesci in ogni regione. E un po' già inizi a sentire qualcosa di strano, alcuni dei ragazzi che suonano li conosci da tantissimo e li hai sentiti decine di volte, ora stanno suonando davanti a te e altri trentacinquemila scout. Poi incredibilmente, in mezzo a tutta quella folla seduta per terra, troviamo il clan di Fermo e ci buttiamo verso di loro per un grandissimo abbraccio collettivo: è questo l'effettivo e inaspettato benvenuto alla route.
Non ci siamo ancora seduti che già partono i racconti del campo mobile e ci presentiamo ai ragazzi di Bitonto, Magenta e Corbetta, i tre clan gemellati con Fermo che hanno condiviso la route 143 del percorso mobile. Finita la cerimonia usciamo velocemente dall'arena e andiamo – anzi torniamo – al 'Quartiere del Servizio' per montare la tenda e riposarci: il giorno dopo, alle nove, c'è la prima delle tre sessioni del laboratorio.

Il gioco l'abbiamo modificato parecchio, complice di certo la misteriosa scomparsa dall'ufficio  della scatola dove tenevamo il materiale del laboratorio. La struttura è rimasta la stessa, abbiamo però modificato le schede personaggi e aggiunto qualche dinamica in più. Sulla falsariga dei fatti di Cochabamba in Bolivia e Grenoble in Francia, abbiamo costruito una trama: al sindaco di una piccola città arriva una proposta da parte di una multinazionale per gestire le risorse idriche di quella cittadina.  
                                                                                                                                                                 
Il sindaco decide di far scegliere ai suoi cittadini che risposta dare alla multinazionale, tramite un referendum. Il gioco si sviluppa quindi con la campagna referendaria, tra attivisti convinti, cittadini favorevoli ma perplessi, membri del consiglio comunale e cittadini contrari alla gestione pubblica dell'acqua.
Tutte e tre le sessioni sono andate bene. Se la stanchezza post-pranzo ha condizionato di molto l'andamento del laboratorio di venerdì pomeriggio, le pochissime ore di sonno dei ragazzi hanno invece reso la sessione del sabato mattina un momento speciale. Sarà che noi siamo stati un po' più precisi, sarà che eravamo molto meno agitati rispetto al giorno prima, il terzo laboratorio ci ha fatto tornare verso le tende davvero soddisfatti.
Peccato che gli animatori dei laboratori dovevano lasciare il campo entro le 19.00, senza poter assistere alla cerimonia di chiusura. Ma d'altronde, il nostro compito l'avevamo svolto e il servizio è anche questo. Sabato sera, a casa, dopo un viaggio che sembra infinito (è sempre così, non ci si può fare niente) ascoltiamo il live dei Bamboo e 'Quelli che benpensano' di Frankie Hi Nrg con qualcosa tra sindrome di Stendhal, un po' di invidia e la certezza di aver partecipato in maniera minuscola ad un evento immenso e straordinario.                                                                                                                                               

Come nel laboratorio 'Petrolio Blu' simuliamo una città in maniera più o meno verosimile (con tanto di bilancio comunale, bollette e soldi del monopoli fotocopiati ai giocatori), così proprio la città delle tende di San Rossore ha dimostrato, almeno secondo noi, che si può iniziare a concepire quello che abbiamo intorno in maniera diversa, anzi, c'è già chi lo sta facendo e la città di San Rossore lo ha testimoniato. Pensiamo ai cestini per la differenziata ogni cinquanta metri o ancora di più al lavarsi capelli corpo denti e piatti con lo stesso sapone biodegradabile. Esempi, possibilità, ipotesi, conferme piccolissime ma concrete di cambiamento.
La sensazione è che tra laboratori, tavole rotonde, concerti, cerimonie, veglie e pranzi stoppacciosi, tutti e trentacinquemila siamo cresciuti. Ecco, forse in questo momento, al nostro paese, crescere serve moltissimo e lo scoutismo ne suggerisce delle modalità, condivisibili o meno, che a noi piacciono davvero davvero tanto.

Elisa e Vittorio