Pierpaolo Capovilla, Nicola Gobbi
È sicuramente presto per fare qualsiasi tipo di analisi, però a caldissimo possiamo dire che le giornate di martedì e mercoledì sono andate bene: siamo riusciti a costruire la possibilità di conoscere e confrontarsi con realtà ed esperienze importanti e incisive. Il Tangram Festival 2015 continua con la consapevolezza di star facendo la cosa gisuta. Due tra oggi e domani i prossimi appuntamenti del festival.
È sicuramente presto per fare qualsiasi tipo di analisi, però a caldissimo possiamo dire che le giornate di martedì e mercoledì sono andate bene: siamo riusciti a costruire la possibilità di conoscere e confrontarsi con realtà ed esperienze importanti e incisive. Il Tangram Festival 2015 continua con la consapevolezza di star facendo la cosa gisuta. Due tra oggi e domani i prossimi appuntamenti del festival.
Stasera all'Arena dei Clareni di Capodarco, ore 21.15, il reading musicato "La religione del mio tempo: Capovilla legge Pasolini" accompagnato dalle musiche di Kole Laca. Ingresso 8€, acquistabili anche alla biglietteria dell'Arena, dalle 19.30 di oggi.
Pasolini "seppe scrutare con chiarezza
spietata il buio del nostro presente e, con sguardo severo, il mutare
inarrestabile della società italiana, che andava declinando i valori
della neonata democrazia nel più ottuso conformismo e nel consumismo del
boom economico".
Queste le parole di Pierpaolo Capovilla,
leader de Il Teatro degli Orrori e One Dimensional Man. Come le sue
canzoni sono sempre intrise di letteratura, così a volte l'artista
varesino di nascita ma veneziano d'adozione lascia stare amplificatore e
spartiti per lanciarsi in una serie di reading dei suoi scrittori
preferiti. Majakovskij, per esempio. Ora è il turno di Pasolini: "La sua
opera poetica, inspiegabilmente dimenticata, fu critica feroce
dell'oblio dei valori della resistenza – spiega Capovilla – e narrazione
di una società, quella italiana, incapace di farsi più uguale e più
giusta. Il collerico e amorevole verso pasoliniano, è poesia che ancora
illumina di speranza l'oscurità dei nostri giorni."
Venerdì alle 18.30 presso il cortile di Palazzo Falconi il disegnatore marchigiano Nicola Gobbi - nuovamente ospite del Tangram Festival a due anni di distanza dal suo primo lavoro 'In fondo alla speranza. Ipotesi sui Alex Langer' - presenta 'Come il colore della terra', una narrazione fiabesca sulla vita nelle comunità zapatiste del Chiapas.
Per info e contatti: tief@hotmail.it