Incontro aperto di presentazione del gruppo Jenga

Martedì 19 maggio alle ore 18.00 presso la sala San Rocco di Fermo (Piazza del Popolo) incontro aperto di presentazione del gruppo Jenga.

Dopo la proiezione di 'The Corporation' dello scorso 29 aprile, il prossimo incontro del gruppo Jenga è di carattere operativo. Martedì 19 maggio presenteremo i dettagli del progetto e imposteremo il percorso del gruppo che vedrà, tra i prossimi appuntamento l'incontro di venerdì 29 con Lorenzo Declich, l'autore di Islam nudo.
Il gruppo Jenga offre la possibilità di creare un'esperienza di approfondimento, condivisione e confronto. Possono farne parte ragazzi e ragazze fino a 35 anni di qualsiasi nazionalità, che abbiano voglia di dar vita ad un percorso di formazione autogestito, gratuito e condiviso.

La creazione del gruppo, il più possibile eterogeneo, è uno dei passi del più ampio progetto Jenga: Costruisci! cofinanziato dalla Regione Marche, che ha come obiettivo quello di promuovere la responsabilità e la partecipazione giovanile nel territorio.

Il progetto Jenga: Costruisci! ha come tema il problema della distribuzione delle risorse a livello globale, nello specifico acqua e cibo. L'argomento viene affrontato attraverso degli eventi pubblici di informazione (come quello realizzato in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua il 22marzo al Ricreatorio San Carlo di Fermo); laboratori nelle scuole superiori e nei centri d'aggregazione della provincia; la creazione del gruppo Jenga e la realizzazione della quinta edizione del Tangram Festival, che si svolgerà nell'ultima settimana di agosto.

Per i ragazzi del gruppo l'occasione è di prendere parte attiva nell'ideazione e nello svolgimento delle attività del Tief e non solo: laboratori, eventi, la possibilità di scegliere e poi incontrare giornalisti, autori e artisti ospiti delle iniziative, fare un'esperienza di volontariato all'interno del Tangram Festival, partecipare insieme alle opportunità che la nostra zona propone, la possibilità di vivere il proprio territorio in maniera più partecipativa e consapevole.

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Un movimento dal basso ferma la privatizzazione dell'acqua in Messico

traduzione integrale a cura di Marco Lauri da un articolo di Alfred Acedo pubblicato su CIP – The Americas Program, rivista messicana di ‘azione e comunicazione per il cambiamento sociale’.




Il partito di governo, (PRI, Partito Rivoluzionario Istituzionale) e i suoi alleati, il Partito di Azione Nazionale (PAN), il Partito Verde e la Nuova Alleanza, sono stati costretti ad arretrare alla Camera dei Deputati. L'offensiva di privatizzazione, lanciata stavolta contro l'acqua, dovrà aspettare un'altra occasione – preferibilmente per i suoi promotori, in un momento non intorno alle elezioni.
La procedura per decidere sulla proposta di Legge Generale sull'Acqua, in programma per martedì 10 marzo, è stata rinviata sine die. Una notizia ha riportato la reazione aggressiva del deputato del PRI Manlio Fabio Beltrones, che ha dimostrato il suo disappunto in modo chiaro. Beltrones ha descritto coloro che chiamano la proposta di privatizzazione retrograda “lenti ad imparare” e ha detto che il processo di approvazione della proposta è stato sospeso perché “alcuni politici in campagna elettorale vogliono farne una bandiera e farsi votare”.
Il fatto è che, messa davanti a questa imminente svendita di beni pubblici, la cittadinanza ha reagito immediatamente. L'Unione degli Scienziati Impegnati in Messico ha richiesto una discussione pubblica dell'iniziativa e ha emesso una dichiarazione che in poche ore ha raccolto più di diecimila firme.
Gli scienziati hanno denunciato la mancanza di trasparenza nel processo di approvazione della proposta di privatizzazione e hanno sostenuto che i suoi contenuti violino l'articolo 4 della Costituzione messicana, in cui si legge: “Ciascuno ha diritto all'accesso, alla fornitura e al trattamento igienico dell'acqua per consumo personale e domestico in misura sufficiente, sicura, accettabile ed economicamente accessibile. Lo Stato garantisce questo diritto."

L'organizzazione ha identificato quattro problemi seri nella proposta di legge:
1)                 Favorisce la privatizzazione dell'acqua, considerata primariamente un bene economico e non un bene culturale e sociale. Accentua così la disuguaglianza nell'accesso all'acqua con l'aumento delle tariffe e compromette la disponibilità d'acqua necessaria all'equilibrio degli ecosistemi.
2)                 Favorisce lo spostamento e la morte dei fiumi legalizzando la pratica di trasferire acqua spostando grandi quantità da un bacino idrico ad un altro.
3)                 Espande le possibilità di inquinare l'acqua stabilendo una lista limitata di contaminanti che finirebbe con l'essere perennemente obsoleta.
4)                 Restringe, condiziona e sanziona studi, ricerche scientifiche e monitoraggi sociali.

Gli esperti hanno avvertito la comunità accademica e la società sul tentativo della Commissione Nazionale sull'Acqua di mettere l'approvazione della Legge Nazionale sull'Acqua su una “corsia preferenziale”. La proposta di corsia preferenziale è stata presentata dai legislatori Kamel Athié Flowers (PRI), José Antonio Rojo García de Alba (PRI), Sergio Augusto Chan Lugo (PAN) e Gerardo Gaudiano Rovirosa (PRD).

foto pubblicata insieme all'articolo originale
Più di trenta organizzazioni, movimenti e ricercatori si sono riuniti nel gruppo Acqua per Tutti per richiedere che i legislatori rifiutino la proposta di privatizzazione e considerino invece la Legge Generale sull'Acqua proposta da gruppi di cittadini, sottoposta all'esame del Senato il 24 febbraio di quest'anno.
La proposta dei cittadini è circolata come una petizione sulla piattaforma AVAAZ. Nel momento in cui si scrive ha avuto quasi 14.000 firme. La petizione chiede che il congresso scarti la proposta di privatizzazione e si impegni “in un autentico dialogo per l'approvazione di una Legge Generale sull'Acqua che permetta al Messico di passare a una gestione sostenibile ed equa, nel pieno rispetto dei diritti umani”.

La proposta dei cittadini consiste di 176 articoli e 19 clausole transitorie che regolano i provvedimenti costituzionali sull'accesso all'acqua per consumo domestico e personale e definiscono “le basi, le strutture e gli accordi per l'accesso e l'uso equo e sostenibile delle risorse idriche”. Stabilisce i poteri del governo federale, degli Stati, dei municipi e la partecipazione dei cittadini, per garantire i diritti umani relativi: all’acqua, al cibo connesso all’acqua, ad un ambiente salubre attraverso la disponibilità di una sufficiente qualità d'acqua per gli ecosistemi, all’assicurare l'uso preferenziale dell'acqua per i popoli indigeni e il rispetto delle loro forme di governo in rapporto all'acqua. La proposta include anche misure per ristabilire il flusso delle acque di falda e superficiali, eliminare progressivamente l'inquinamento e le attività che distruggono o danneggiano i bacini idrici e le falde acquifere, e porre fine alla vulnerabilità della popolazione a siccità e alluvioni causata dall'inadeguata gestione dei bacini. Per contro, lo scopo della proposta promossa dal governo di Enrique Peña Nieto – chiamata "Legge Korenfeld" dal direttore della Commissione David Korenfeld – è di mettere la distribuzione del vitale liquido sotto il controllo del settore privato. Questo aumenterà le tariffe e non condurrà ad un servizio migliore, come mostrato da molte esperienze locali e globali. Inoltre favorisce l'uso dell'acqua per il fracking. Quest'ultimo fatto ha portato alcuni parlamentari dell'opposizione a considerare la proposta come associata alla riforma dell'energia approvata lo scorso anno.  

Il fracking [qui un approfondimento in italiano a riguardo] consuma enormi quantità d'acqua. Ci vogliono tra i 9.000 e i 29.000 metri cubi d'acqua per far funzionare un singolo pozzo, e i principali giacimenti di scisti si trovano nelle parti più aride del paese, con conseguente pressione sulla sostenibilità delle risorse idriche. La proposta ufficiale  consente anche di ereditare le concessioni idriche, mantiene il permesso di commerciare le concessioni, modifica il termine “assegnazione” in “concessione”, consente ad un imprenditore che costruisce un canale o una conduttura di diventare detentore della concessione e richiede al governo di incorporare investimenti privati nella gestione idrica.
La riforma viola i trattati internazionali e contravviene alle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che assegnano una quantità minima di acqua per le basilari necessità dell'esistenza a 100 litri al giorno. La proposta riduce spietatamente alla metà questo quantitativo, affermando che lo Stato garantirà solo 50 litri a persona – chiaramente inadeguati a soddisfare gli elementari bisogni di consumo e igiene personale.
Preoccupati da questo ultimo attacco contro i diritti fondamentali, i membri della Convenzione Nazionale dei Contadini e delle Organizzazioni Indigene ha affrontato la questione e programmato manifestazioni per impedire la privatizzazione delle acque.
Da parte loro, i gruppi parlamentari dei partiti Movimento del Cittadino, PRD e Morena hanno minacciato di occupare la pedana del Congresso, se necessario a impedire l'adozione dell'approvazione in Commissione da parte dell'intera legislatura.

Il progetto per consegnare l'acqua in mano ad interessi particolari, privati, è inziata anni fa. Secondo l'economista Eduardo Esquivel dell'Università Autonoma Nazione del Messico (UNAM), ci sono due tipi di concessione in Messico: piccoli o grandi coltivatori e grandi aziende come Coca-Cola, Femsa, PepsiCo, Nestlé ed altre.
"Dal 1994 circa 27 concessioni idriche sono state date a 16 imbottigliatori in 10 stati [della Federazione Messicana, n.d.t.] coinvolgendo 15 fiumi: cinque in Aguascalientes, due in Zacatecas, cinque in Jalisco, tre in Colima, una in Coahuila, cinque in Durango, una in Zacatecas, una in Guerrero and una in Morelia. La cessione più grande è stata assegnata nel 2001 sotto il governo di Vicente Fox all'impianto di imbottigliamento di Cuernavaca per 1.353.000 metri cubi di acqua di falda dal Rio Balsas", ha scritto recentemente Eduardo Esquivel.
Con questa vittoria della mobilitazione dal basso, è stato temporaneamente impedito ai parlamentari fedeli al governo di Peña Nieto di formalizzare la privatizzazione dell'acqua, che darebbe alle grandi aziende un controllo ad ampio raggio sulla preziosa risorsa, stabilendo i prezzi e aumentando i loro profitti. Tuttavia, la minaccia rimane latente. La rapida e massiccia risposta da parte delle organizzazioni contadine e indigene, per il momento, ha reso chiaro che le misure di privatizzazione dell'attuale governo avranno un costo politico sempre più alto.

Questo articolo è stato tradotto e riprodotto con il consenso della fonte, e non può essere riprodotto senza permesso o licenza. Qui il link dell'articolo in inglese (disponibile anche in spagnolo).

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Il gruppo Jenga sta per partire (e ha bisogno di te)!

Il gruppo Jenga è una cosa che prima non c'era è adesso c'è.

Il gruppo Jenga è un'occasione per conoscere, scoprire, impegnarsi e darsi da fare in prima persona. Il gruppo Jenga è uno spazio dove (in)formarsi attraverso incontri, laboratori, workshop, documentari per approfondire l'attualità e acquisire insieme una visione più complessa e articolata del mondo. Il gruppo Jenga è la possibilità per i ragazzi e le ragazze che ne fanno parte di formare le competenze necessarie per inventare e realizzare laboratori e eventi culturali, musicali, artistici. Il gruppo Jenga è un modo divertente per partecipare alle iniziative che offre il territorio, perchè le cose, quando sono condivise, diventano più belle.

Per far parte del gruppo Jenga basta che ti presenti al primo incontro mercoledì 29 aprile alle ore 17.30 all'Auditorium San Rocco (sotto le logge di Piazza del Popolo, Fermo). Attraverso il documentario 'The Corporation' e un workshop interattivo scopriremo le dinamiche economiche che regolano le multinazionali, con l'ambizione di capire qualcosa in più di quanto ne sapevamo prima di incontrarci.

Il gruppo Jenga si inserisce nel progetto Jenga: Costruisci! coordinato dal Tief che vede come partner CVM – Comunità Volontari per il Mondo, ArTime, EccoFatto e PrimaVera Morrovalle.
Il progetto Jenga: Costruisci! è cofinanziato dalla Regione Marche.

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Jenga per AltreVisioni appuntamento #1: a proposito di 'Marmato'

il #progettojenga partecipa ad AltreVisioni in car sharing!

Come una sorta di appuntamento zero per il gruppo giovanile che il Tief sta formando all’interno del progetto Jenga: Costruisci! domenica 12 aprile 2015 siamo andati a vedere la proiezione del documentario ‘Marmato’ (USA/Colombia, 86’ – 2014) di Mark Grieco al Cinema Italia di Macerata per il festival di [contro]informazione AltreVisioni organizzato da Via Libera MC.
 Di seguito riportiamo le nostre impressioni:

Marmato è un piccolo paese di circa 8.000 abitanti a poco più di mille metri sul livello del mare e dista 400km di strada da Bogotà, capitale della Colombia. Situato sulle Ande centrali, Marmato ha una caratteristica unica: la montagna su cui si appoggia da quasi cinquecento anni è una delle più importanti miniere d’oro del pianeta e si stima contenga il valore in oro di 20 miliardi di dollari. Da cinquecento anni gli abitanti di Marmato scavano, estraggono, raffinano,  vendono. La stabilità e la quotidianità dei minatori di Marmato vengono messe in discussione dall’arrivo della multinazionale canadese Medoro Resources (in seguito Gran Colombia Gold) che lentamente compra le partecipazioni delle miniere fino a chiuderle e il lavoro di Jose Dumar, Conrado, Johann Bolaños e gli altri diventa illegale. Il progetto della multinazionale è di realizzare una grandiosa miniera a cielo aperto che avrebbe come inevitabile conseguenza il trasferimento di tutti gli abitanti del paese e la distruzione dello stesso.


Lo sguardo del regista Mark Grieco racconta il confronto e la vicinanza tra i minatori e gli addetti della Gran Colombia Gold, attraverso inutili riunioni, incursioni nella montagna e le canzoni folk del narratore Luis Gonzaga, mostrando come sia impossibile trovare un accordo tra chi sceglie a tavolino un modo qualsiasi per aumentare il proprio profitto e chi sceglie di resistere a decisioni miopi o insostenibili. Un confronto che sfocia inevitabilmente nello scontro con le forze dell’ordine e con l’esercito mandato dal governo colombiano che, entusiasmato dalla possibilità di rinforzare le casse statali, spalleggia la multinazionale a sfavore degli interessi dei suoi stessi cittadini. La resistenza dei minatori di Marmato chiarisce ancora una volta chi sono gli oppressori e chi gli oppressi.

Di 'Marmato' scrive Nicolò, studente del gruppo Jenga:
"
Nonostante sia una realtà lontana dalla nostra, fa sicuramente riflettere. È incredibile come il capitalismo possa distruggere tradizioni e culture di piccole realtà come la cittadina colombiana. Quello che più mi ha colpito è sicuramente la voglia di non rassegnarsi degli abitanti che nonostante "piccoli" dinanzi alla multinazionale "Columbia Gold", continuano a lottare per cosa è giusto. È una piccola realtà da cui sicuramente prendere esempio, soprattutto per un'Italia che tende spesso a snobbare i problemi della società invece di lottare per i propri diritti. Un film importante che ci racconta realtà spesso ignorate dalla nostra quotidianità, ma che invece hanno bisogno di essere raccontate. STRACONSIGLIATO!"


Con il progetto Jenga: Costruisci! il Tief affronta il tema delle risorse globali con un occhio di riguardo al funzionamento degli enti corporativi (multinazionali) cercando di dare risposte di tipo locale e comunitario: il primo appuntamento per il gruppo di formazione giovanile è mercoledì 29 aprile 2015 nell'Auditorium San Rocco (Piazza del Popolo, Fermo). Sabato 18 e domenica 19 organizza un car sharing per partecipare alle giornate conclusive del festival AltreVisioni, in occasione dello spettacolo ‘Surgelati’ di Wu Ming 2 e Contradamerla (sabato) e la proiezione di ‘Point and Shoot’ di Marshall Curry, USA - 2014 (domenica).


account Facebook del Tief: www.facebook.com/tief.terraimpegnoefuturo
programma del festival Altrevisioni: http://altrevisionimc.tumblr.com/programma
sito web del film:  www.marmatomovie.com


World Water Day 2015 e lancio del progetto Jenga: Costruisci!

#progettojenga, la nuova avventura del Tief
 
il Tief per la campagna #WaterIs
lanciata dalle Nazioni Unite
Il 22 marzo 2015 il Tief ha organizzato al Ricreatorio San Carlo di Fermo l'evento 'Water is culture' - in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua - per lanciare il progetto Jenga: Costruisci! cofinanziato dalla Regione Marche. Possiamo affermare anche quest'anno, come per il progetto Tangram: mosaico di convivenza, che il lancio è andato bene.
Obiettivo dell'iniziativa era quello di presentare e descrivere i progetti di approvvigionamento idrico a cura del CVM in Etiopia che ogni anno il Tief finanzia attraverso il Tangram Festival. Ospite speciale della giornata è stato Attilio Ascani, volontario e direttore della Focsiv, che ha illustrato il contesto in cui operano i progetti di cooperazione internazionale legati al tema dell'acqua. Un caso citato nell'intervento di Attilio è quello del fiume Omo, le cui sponde vengono sfruttate in maniera non sostenibile, rischiando di creare nel lago Turkana in Kenya - dove il fiume sfocia - una situazione simile a quella subita del lago d'Aral dagli anni '70 ad oggi. Ancora una volta è evidente la scarsa capacità di imparare dagli errori altrui da parte di governi troppo occupati a preservare il proprio potere piuttosto che il pianeta e immaginare quindi politiche più efficaci dal punto di vista umano e ambientale. 

Nrec live 22/03/2015 (ph. by Silvia Strappa)
Il pomeriggio è proseguito con il buffet offerto dalla collaborazione Tief/Collettivo Tatanka e l'esibizione musicale di due formazioni marchigiane, The Scraps e Nrec. TheScraps, trio fermano psychobilly, ha proposto un rock'n'roll coinvolgente e aggressivo. Il duo elettronico Nrec, formato da Enrico Tiberi (The Shell Collector, Resurrecturis) e Daniele Strappato (Design) ha presentato il suo primo EP 'Spaghettitronica' uscito per Bananophono dando vita ad una grande performance che conferma le doti artistiche e la capacità di sperimentare dei due musicisti.

 'Water is culture' è solo la prima delle iniziative previste del progetto Jenga: Costruisci! che vedrà il susseguirsi di diverse fasi:
- lo svolgimento di altre quattro iniziative da qui a dicembre per promuovere la partecipazione e la responsabilità giovanile, entrando in sinergia con le realtà giovanili attive nella zona, come l'associazione PrimaVera Morrovalle in occasione del Festivalbeer e la collaborazione con il Veregra Street di Montegranaro;
- la realizzazione negli istituti superiori e nei centri d'aggregazione della provincia di fermo di due percorsi laboratoriali riguardanti l'iniqua distribuzione delle risorse in senso globale, nello specifico un percorso sull'acqua e un altro sul cibo;
- la creazione di un gruppo giovanile che attraverso un percorso strutturato potrà usufruire di una duplice formazione: tematica sulle questioni toccate dal progetto, partecipando alle proposte che il territorio offre e avviando un percorso di studio attraverso articoli e documentari, ma anche di tipo esperenziale riguardo la gestione degli eventi e dei laboratori che costituiscono il progetto. Il percorso partirà ad aprile ed è rivolto a chiunque abbia tra i 16 e i 35 anni;
- la realizzazione del Tangram Festival 2015, appuntamento centrale del progetto Jenga: Costruisci! nonché della programmazione annuale del Tief , che si svolgerà a Fermo l'ultima settimana di agosto. Sarà la quinta edizione, un piccolo traguardo per niente scontato.

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'Water is culture': il Tief per la Giornata Mondiale dell'Acqua 2015 #progettojenga


Il progetto Jenga: Costruisci! è la nuova avventura del Tief che comincerà domenica 22 marzo al Ricreatorio San Carlo di Fermo con l'iniziativa 'Water is culture'

Le guerre del passato si sono combattute per la terra, le guerre del presente si combattono per il petrolio. Le guerre del futuro si combatteranno per l’acqua. (Vandana Shiva)

Un evento per la Giornata Mondiale dell'Acqua era da un po' che il Tief non lo organizzava, più precisamente dall'anteprima del TangramFestival nel 2011, al Centro Congressi San Martino di Fermo. Intanto ne abbiamo fatta di strada, di esperienze, di eventi e di laboratori. A proposito, proprio in questi giorni stiamo portando il laboratorio 'Petrolio Blu' – ripreso dopo la trasferta a San Rossore per la Route Nazionale Agesci – nelle scuole superiori e nei centri giovanili della provincia di Fermo. 
'Water is culture', l'iniziativa del Tief per il World Water Day 2015, nasce dalla voglia di confrontarsi non solo con gli studenti ma anche con il resto della cittadinanza. Il tema lanciato dalle Nazioni Unite per quest'anno sono le connessioni che l'acqua ha con altre risorse, quindi water is food, water is health, water is energy per sottolineare quanti benefici una gestione più responsabile dell'acqua porterebbe. 

Di questo parleremo il 22 marzo 2015 nella sala Cipriani del Ricreatorio San Carlo di Fermo. L'evento inizia alle 17.30 con l'incontro 'I problemi idrici del corno d'Africa: cooperazione e geopolitica' e interverranno il direttore della Focsiv, Attilio Ascani, e la dott.ssa Simona Epasto, docente di geopolitica all'Università di Macerata. Attilio Ascani, volontario da 40 anni, illustrerà come nel concreto la cooperazione internazionale affronta la questione dell'approvvigionamento d'acqua in Etiopia e in cosa consistono i progetti di aiuto. Quegli stessi progetti che ogni anno il ricavato del Tangram Festival va a finanziare, attraverso la Comunità Volontari per il Mondo. La competenza sul campo di Attilio sarà arricchita dall'intervento della specialista Simona Epasto, con cui cercheremo di comprendere un po' più a fondo quali interessi esistono intorno alla gestione dell'acqua e quali difficoltà incontrano le popolazioni locali.
Dopo il dibattito verrà offerto un aperitivo a prezzi sociali e inizierà il concerto. Due gli artisti che hanno risposto all'appello del Tief: i giovanissimi The Scraps che propongono un originale psychobilly e il duo elettronico Nrec con il proprio album d'esordio, Spaghettitronica, uscito per Bananophono (etichetta discografica legata a Nufabric). Due creative realtà del territorio che abbiamo il piacere e l'opportunità di promuovere.

Bambini che raccolgono l'acqua da una sorgente
in fase di protezione nella zona di Kaffa (Etiopia)
"Jenga: Costruisci!" proporrà fino al termine dell'anno scolastico, agli istituti superiori della provincia di Fermo, due percorsi laboratoriali sulla gestione globale delle risorse, in particolare cibo e acqua. Altra occasione del progetto è , per i giovani che vorranno, la partecipazione ad un gruppo dove approfondire i temi del progetto e ottenere una duplice formazione: una sui contenuti dei laboratori e delle iniziative del Tief e l'altra di natura esperienziale con la possibilità di diventare i volontari che gestiranno i laboratori e poter sviluppare capacità logistiche e organizzative costruendo gli eventi del Tief. Come ogni anno luogo privilegiato di comunicazione, di riflessione e d'incontro sarà la quinta edizione (!!!) del Tangram Festival che si terrà l'ultima settimana di agosto.
Il progetto 'Jenga: Costruisci!' ha come protagonisti, oltre al capofila Tief, il CVM, ArTime, Eccofatto e PrimaVera Morrovalle. L'evento “Water is culture” è reso possibile anche grazie al sostegno del CSV – Centro Servizi per il Volontariato.

evento facebook "Water is culture"
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Che cos'è il mare per te?

Nella mattinata di mercoledì 10 dicembre è stato comunicato dall'Unhcr, l'Alto commisariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che i migranti morti nel mar Mediterraneo nel 2014 mentre tentavano di raggiungere l'Europa sono 3419. Morti nello stesso mare dove andiamo in vacanza, a prendere il sole, giocare a beach volley o risolvere cruciverba sotto l'ombrellone. Sappiamo però, ogni giorno sempre di più, che lo stesso mare significa per chi è dall'altra parte, frontiera, confine invalicabile, illegalità, perdita.

in ricordo dei morti in mare
Di questo e di altri dualismi tratta 'Io sto con la sposa' (di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, Italia - Palestina 2014, 98’) proiettato mercoledì sera al Cinema Arlecchino di Monte Urano. Insieme al poeta e traduttore siriano Tareq Al Jabr, uno degli ideatori del progetto e tra i protagonisti del corteo nuziale, abbiamo provato a discutere i quesiti che il documentario pone.

Tareq e gli autori del film avevano la necessità di “fare qualcosa, una cosa”: è uscito questo corteo nuziale, un viaggio da Milano a Malmö. 'Io sto con la sposa' è la risposta che avrebbero dato se il corteo fosse stato fermato lungo le frontiere europee e, funzionando come da talismano, ha permesso al gruppo di arrivare a destinazione. Un'azione che testimonia ancora una volta la falsità di un'idea cara ai populismi: l'Italia non è una meta ambita per chi è costretto ad imbarcarsi ma rappresenta unicamente il primo posto dall'altra parte del mare, da cui passare per poi raggiungere amici, parenti e familiari in tutta Europa. Un'azione, quella del film, palesemente illegale, secondo le norme sul favoreggiamento dell'immigrazione; un'azione che risponde però ad altre leggi, universali, sul diritto di muoversi liberamente. E come un atto politico così forte possa diventare un film d'essai è un altro dei paradossi che l'operazione 'Io sto con la sposa' mostra.
Tareq Al Jabr
L'invito, esplicito e semplice, che Tareq Al Jabr fa alla platea di Monte Urano è di “informarsi di più, perché la realtà non è quella nei media”. Il pensiero torna quindi a quella cifra, 3419 persone per cui il mare è significato morte, l'esatto contrario delle parole scritte su un altro cartellone, all'ingresso della sala, dove abbiamo chiesto al pubblico di rispondere alla domanda “Cos'è il mare per te?”. Ci sentiamo di condividere l'opinione di Stefano Liberti, apparsa mercoledì sul sito di Internazionale, ribadendo ancora una volta che i 3419 morti del Mediterraneo non sono vittime delle guerre da cui scappano o dei trafficanti, ma dell'area Schengen o meglio ancora, della convenzione di Dublino.

Incoraggiati dal documentario continueremo, con un po' di consapevolezza in più, il percorso di informazione e conoscenza sul fenomeno e sulle cause dell'immigrazione, con cui il Tief ha inaugurato il Tangram Festival 2014. Comprendiamo dalle parole di Tareq quanto difficile sarebbe stato addentrarsi nella complessità della guerra in Siria, nei trenta minuti a disposizione per il dibattito, certi che è nostro dovere creare la possibilità per approfondire l'argomento in futuro.

Ringraziamo per la disponibilità il cinema Arlecchino e il comune di Monte Urano.

Sito del film: www.iostoconlasposa.com
foto di Carlo Berbellini

Proiezione IO STO CON LA SPOSA e incontro con Tareq Al Jabr

Un'iniziativa a cui il Tief tiene moltissimo: mercoledì 10 dicembre, il Cineteatro Arlecchino di Monte Urano (via Gioberti 14) proietta 'Io sto con la sposa', il più grande progetto di crowdfunding cinematografico italiano. Sarà presente Tareq Al Jabr, uno degli ideatori - nonché partecipante - del lungo corteo nuziale che il documentario racconta.
Realizzato grazie a 2617 produttori dal basso, 'Io sto con la sposa' è un film particolarmente importante per il profondo messaggio di uguaglianza che vuole trasmettere e affronta con coraggio un tema politicamente fondamentale: il diritto alla mobilità. 

Sono numerosi i paradossi che Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, registi del film, vogliono far conoscere con il loro impegno, anche e soprattutto fuori dal cinema (Gabriele Del Grande, giornalista, è curatore del blog Fortress Europe). Per esempio, i soldi spesi per le missioni di salvataggio potrebbero non servire se gli uomini, le donne e i bambini che una certa Europa sembra voler salvare (a volte senza troppa convinzione), sono gli stessi a cui viene negato il visto per poter viaggiare legalmente, costringendoli ad un azzardo - la via del mare - che ha già rovinato troppe vite.
Tasnim Fared, la sposa.
Aderiamo quindi con entusiasmo alla proposta di allestire uno spazio nella serata di mercoledì per ricordare i morti nel Mediterraneo, convinti che "Il mare è di tutti" come afferma la sposa Tasnim Fared nel film. L'appuntamento per chi vuole condividere con noi questo momento è mercoledì 10 dicembre alle 21.00; la proiezione inizierà alle 21.30 e a seguire ci sarà l'intervento di Tareq Al Jabr che risponderà con piacere alle domande anche del pubblico. L'ingresso in sala è di 5€.
Un ringraziamento speciale va al Comune di Monte Urano e il Cineteatro Arlecchino per il sostegno all'iniziativa.

Link utili
evento facebook: IO STO CON LA SPOSA - incontro con Tareq Al Jabr
il sito del film: iostoconlasposa.com